Regolamento
Lo Studio Legale e i singoli avvocati che lavorano insieme, facendo sempre riferimento al Codice Deontologico Forense, per scelta si sono comunque dotati di un proprio Codice Etico che identifica i valori e criteri di condotta ai quali deve attenersi ogni componente dello stesso.1. Ambito di applicazione
Il Codice Etico si applica ai collaboratori, ai dottori tirocinanti nonché a qualsiasi altro soggetto che agisca in nome o nell’interesse dello Studio (di seguito “Professionisti”).
Tutti i Professionisti, senza distinzioni ed eccezioni, sono obbligati ad osservare i principi di cui al presente Codice Etico nell’ambito delle proprie mansioni e responsabilità, nella consapevolezza che costituiscono parte essenziale della prestazione professionale.
2. Principi generali
I Professionisti osservano i più elevati standard di condotta etica. Nell’assolvimento dei propri compiti essi devono agire con onestà, decoro, discrezione, correttezza, trasparenza e lealtà nel rispetto del Codice Deontologico Forense. Le attività svolte dai professionisti devono essere svolte con impegno e rigore professionale, con il dovere di fornire apporti professionali adeguati alle funzioni e alle responsabilità assegnate.
3. Doveri di diligenza e competenza professionale
I Professionisti dello Studio sono tenuti ad adempiere ai propri doveri professionali con diligenza, nonché a curare costantemente la propria preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori nei quali svolgono la propria attività. I Professionisti possono indicare come competenze nei propri cv le materie che più frequentemente praticano e i corsi conseguiti e documentabili
4. Dovere di riservatezza
I Professionisti sono tenuti a mantenere la massima riservatezza riguardo alle informazioni di cui vengano a conoscenza e si obbligano a non divulgare con alcun mezzo informazioni relative ai clienti ed agli incarichi affidati allo Studio, rispettando l’obbligo del segreto professionale.
5. Dovere di onestà
Tutti i Professionisti devono svolgere la propria attività professionale con rettitudine e onestà, astenendosi da condotte illecite. È proibita l’accettazione di denaro o altre utilità da persone o aziende che sono o intendono entrare in rapporti professionali con lo Studio e con i singoli Professionisti.
6. Dovere di imparzialità Lo Studio e i Professionisti si astengono da ogni discriminazione in base all’età, al sesso, all’orientamento sessuale, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alla provenienza sociale, alle opinioni politiche e alle credenze religiose.
7. Dovere di Decoro. I Professionistinell’utilizzo dei propri social network, pubblicazioni e/o dichiarazioni sul web, dovranno comunque sempre mantenere un decoro conforme al ruolo svolto.
8. Conflitto d’interessi
Nel rispetto del Codice Deontologico Forense, i Professionisti garantiscono la piena osservanza delle norme destinate a prevenire gli eventuali conflitti di interesse, ed in particolare dell’articolo 37 del Codice stesso:
“L’avvocato ha l’obbligo di astenersi dal prestare attività professionale quando questa determini un conflitto con gli interessi di un proprio assistito o interferisca con lo svolgimento di altro incarico anche non professionale. I – Sussiste conflitto di interessi anche nel caso in cui l’espletamento di un nuovo mandato determini la violazione del segreto sulle informazioni fornite da altro assistito, ovvero quando la conoscenza degli affari di una parte possa avvantaggiare ingiustamente un altro assistito, ovvero quando lo svolgimento di un precedente mandato limiti l’indipendenza dell’avvocato nello svolgimento di un nuovo incarico. II – L’obbligo di astensione opera altresì se le parti aventi interessi configgenti si rivolgano ad avvocati che siano partecipi di una stessa Associazione di avvocati o Associazione professionale o che esercitino negli stessi locali.”
9. Sostegno al settore non profit
Lo Studio e i singoli Professionisti riconoscono il ruolo del settore non profit per lo sviluppo equo e coeso della società. A tal fine lo Studio: a) sostiene il mondo non profit per l’attivazione di progetti di utilità comune; b) contribuisce alla costituzione di enti non profit – come Fondazioni e Consorzi – finalizzati all’utilità sociale e al servizio delle comunità.
10. Rapporti con le Autorità
I rapporti con la Magistratura, i Pubblici Ufficiali e le altre Autorità devono essere improntati alla dignità e al rispetto quali si convengono alle reciproche funzioni. I Professionisti sono tenuti a offrire, nel rispetto del segreto professionale e delle norme deontologiche e di legge vigenti, la massima collaborazione all’Autorità Giudiziaria ed alle Pubbliche Autorità.
11. Violazione del Codice Etico
Ferme restando le sanzioni previste dalla legge e/o dall’ordinamento professionale, l’inosservanza del presente Codice Etico costituisce una violazione del rapporto fiduciario con lo Studio.
12. Aggiornamento del Codice Etico
Il presente Codice può essere oggetto di periodica verifica, ed eventuale aggiornamento.
Aggiornato alla data del 22.11.23